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Linee ferroviarie sugli snodi
Udine–Venezia
La ferrovia Udine–Venezia è la linea ferroviaria sulla quale si trova la stazione capolinea di Casarsa.
Questa è una linea ferroviaria italiana principale, a doppio binario elettrificato, a scartamento normale, lunga 135,007 km.
L’infrastruttura ferroviaria è gestita da Rete Ferroviaria Italiana (RFI), mentre il trasporto passeggeri è gestito da TrenItalia.
Lungo la linea circolano sia treni passeggeri che merci. Le categorie di treni passeggeri sono “Regionale”, “Regionale Veloce”, “FrecciArgento”, “FrecciaBianca”, “Euro Night” ed “InterCity Notte”.
Le stazioni che fanno parte della ferrovia sono: Udine, Basiliano, Codroipo, Casarsa, Cusano, Pordenone, Fontanafredda, Sacile, Orsago, Pianzano, Conegliano, Susegana, Spresiano, Lancenigo, Treviso Centrale, San Trovaso, Preganziol, Mogliano Veneto, Venezia Mestre Ospedale, Venezia Mestre, Venezia Porto Marghera e Venezia Santa Lucia.
Le stazioni che hanno funzione di snodo con altre linee sono: Casarsa (linea per Portogruaro–Caorle), Sacile (linea per Gemona del Friuli), Conegliano (linea per Calalzo–Pieve di Cadore–Cortina), Treviso Centrale (linea per Portogruaro–Caorle e linea per Vicenza) e Venezia Mestre (linea per Trieste, linea per Milano, linea per Trento e linea per Adria).
Tratto ed Apertura
- Marghera – Venezia Mestre: 13 Dicembre 1842
- Marghera – Testa del ponte sulla laguna: 5 Novembre 1843
- Testa del ponte sulla laguna – Marghera: 13 Gennaio 1846
- Venezia Mestre – Treviso Centrale: 15 Agosto 1851
- Treviso Centrale – Pordenone: 1° Maggio 1855
- Pordenone – Casarsa: 15 Ottobre 1855
- Casarsa – Udine: 21 Luglio 1860
Trieste–Venezia
La ferrovia Trieste–Venezia è la linea ferroviaria sulla quale si trova la stazione capolinea di Portogruaro–Caorle.
Questa è una linea ferroviaria italiana principale a doppio binario elettrificato, a scartamento normale, lunga 153,436 km. Tra Trieste e Monfalcone la linea è in comune con la ferrovia Udine–Trieste.
L’infrastruttura ferroviaria è gestita da Rete Ferroviaria Italiana (RFI), mentre il trasporto passeggeri è gestito da TrenItalia.
Lungo la linea circolano sia treni passeggeri che merci. Le categorie di treni passeggeri sono “Regionale”, “Regionale Veloce”, “FrecciaBianca” ed “InterCity”.
Le stazioni che fanno parte della ferrovia sono: Trieste Centrale, Miramare, Bivio d’Aurisina, Sistiana–Visogliano, Monfalcone, Cervignano–Aquileia–Grado, San Giorgio di Nogaro, Muzzana del Turgnano, Palazzolo dello Stella, Latisana–Lignano–Bibione, Portogruaro–Caorle, Lison, San Stino di Livenza, Ceggia, San Donà di Piave–Jesolo, Fossalta di Piave, Meolo, Quarto d’Altino, Gaggio Porta Est, Venezia Carpenedo, Venezia Mestre, Venezia Porto Marghera, Venezia Santa Lucia.
Le stazioni che hanno funzione di snodo con altre linee sono: Bivio d’Aurisina (linea per Villa Opicina), Monfalcone (linea per Udine), Cervignano–Aquileia–Grado (linea per Udine), San Giorgio di Nogaro (linea per Palmanova, oggi dismessa ed autosostituita), Portogruaro–Caorle (linea per Casarsa e linea per Treviso Centrale), Venezia Mestre (linea per Trieste, linea per Milano, linea per Trento e linea per Adria).
Tratto ed Apertura
- Marghera – Venezia Mestre: 13 Dicembre 1842
- Marghera – Testa del ponte sulla laguna: 5 Novembre 1843
- Testa del ponte sulla laguna – Marghera: 13 Gennaio 1846
- Trieste – Bivio Galleria: 28 Luglio 1857
- Bivio Galleria – Monfalcone: 1° Ottobre 1860
- Venezia Mestre – San Donà di Piave: 29 Giugno 1885
- San Donà di Piave – Portogruaro: 17 Giugno 1886
- Portogruaro – San Giorgio di Nogaro: 31 Dicembre 1888
- Monfalcone – Cervignano: 11 Giugno 1894
- San Giorgio di Nogaro – Cervignano: 17 Ottobre 1897
Portogruaro–Treviso
La ferrovia Portogruaro–Treviso è la linea ferroviaria che ha anch’essa Portogruaro–Caorle come capolinea.
Questa è una linea ferroviaria italiana secondaria a binario unico elettrificato, a scartamento normale, lunga 52,464 km.
L’infrastruttura ferroviaria è gestita da Rete Ferroviaria Italiana (RFI), mentre il trasporto passeggeri è gestito da TrenItalia. Sulla linea è attivo anche un servizio integrativo di autobus, gestito dall’azienda “La Marca”.
Lungo la linea circolano sia treni passeggeri che merci. L’unica categoria di treni passeggeri è “Regionale”.
Le stazioni che fanno parte della linea sono: Portogruaro–Caorle, Annone Veneto, Motta di Livenza, Gorgo al Monticano, Oderzo, Ponte di Piave, Fagarè, San Biagio di Callalta, Olmi–Spercenigo, Treviso Centrale. Gli autobus integrativi effettuano anche le fermate di: Summaga, Pradipozzo, Belfiore, Pramaggiore–Blessaglia, Meduna di Livenza, Rustignè, Levada e Lanzago.
Dalla stazione di Motta di Livenza avevano origine il tratto ferroviario diretto verso Portogruaro e quello diretto verso San Vito al Tagliamento. Dopo la seconda guerra mondiale a causa delle distruzioni subite dai ponti sulla Livenza (originariamente costruiti a doppio binario) le due linee furono riunificate nei primi chilometri dopo Motta e il bivio venne posto in piena linea presso il casello al km 38 (bivio Livenza). L’alluvione del 1966 causò danni alla linea che decretarono la sospensione del servizio. La sua riattivazione fu decisa nel Programma Integrativo del 1981 al fine di snellire il traffico merci nel nodo di Mestre. I lavori di ricostruzione delle opere civili si protrassero per anni e furono molto rallentati, finché si giunse a istituire una prima fase di pre–esercizio con solo pochi treni merci circolanti. Solo in seguito, il 4 novembre 2000, la linea fu riaperta dopo lavori di ammodrenamento ed elettrificazione. La linea è attualmente utilizzata soprattutto per il traffico soprattutto merci, mentre quello passeggeri (cosi com’era stato nel passato) si mantiene su livelli mediocri.
Tratto ed Apertura
- Treviso – Motta di Livenza: 12 Settembre 1885
- Motta di Livenza – Portogruaro: 30 Giugno 1913
Chiusura e Riapertura
- Portogruaro – Treviso: 1966
- Portogruaro – Treviso: 4 Novembre 2000
Casarsa–Pinzano–Gemona
La ferrovia Casarsa–Pinzano–Gemona del Friuli, detta anche “Ferrovia del Tagliamento”, era una linea ferroviaria lunga 49,911 km, che è stata dismessa tra Casarsa e Pinzano, ma ancora in esercizio tra Pinzano e Gemona del Friuli.
Il tratto attualmente in servizio è costituito da un binario unico, non elettrificato tra Pinzano ed Osoppo, ed elettrificato tra Osoppo e Gemona del Friuli.
Le stazioni che facevano parte della linea erano: Casarsa, Valvasone, San Martino al Tagliamento, San Giorgio della Richinvelda, Provesano, Spilimbergo, Valeriano, Pinzano, Forgaria–Bagni Anduins, Cornino, Cimano, Majano, Osoppo e Gemona del Friuli. Le stazioni che sono ancora aperte all’esercizio sono: Casarsa, Pinzano, Forgaria–Bagni Anduins, Cornino e Gemona del Friuli.
Questa ferrovia, intesa come proseguimento della Casarsa–Portogruaro, ebbe notevole importanza nella movimentazione militare nel corso delle due Guerre Mondiali e nella movimentazione di passeggeri tra la pedemontana (ferrovia Sacile–Pinzano) e la pianura friulana. La tratta chiusa è ancora armata, ma si sta valutando un progetto di riqualificazione per convertirla in pista ciclabile. Il tratto Pinzano–Gemona, ancor oggi in servizio, fu gravemente danneggiato dal terremoto del 1976 e attualmente viene normalmente considerato come parte della ferrovia Gemona del Friuli–Sacile.
Tratto ed Apertura
- Casarsa – Spilimbergo: 12 Gennaio 1893
- Spilimbergo – Pinzano: 16 Gennaio 1912
- Pinzano – Gemona: 1° Novembre 1914
Chiusura
- Casarsa – Pinzano (Passeggeri): 1° Agosto 1967
- Casarsa – Pinzano (Merci): 1987
San Vito al T.–Motta di Liv.
La ferrovia San Vito al Tagliamento–Motta di Livenza era una linea ferroviaria italiana a binario unico non elettrificato, lunga 26,809 km.
Le stazioni che facevano parte della linea erano: San Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena, Azzano Decimo–Chions, Pravisdomini, Annone Veneto e Motta di Livenza.
La ferrovia fu aperta nel 1913 come completamento del tratto Treviso–Motta di Livenza (come il coevo tronco Motta di Livenza–Portogruaro) verso il Tagliamento e il confine orientale. Dopo la seconda guerra mondiale a causa delle distruzioni subite dai ponti sulla Livenza (originariamente costruiti a doppio binario) le due linee furono riunificate nei primi chilometri dopo Motta e il bivio venne posto in piena linea presso il casello al km 38 (bivio Livenza). La linea aveva la funzione di collegare l’Opitergino–Mottense (Oderzo e Motta di Livenza) direttamente con la linea per Udine passando dal nodo di Casarsa, anche se il motivo primario che ne decretò la costruzione fu un’apposita richiesta dello stato maggiore dell’esercito italiano che necessitava di una linea ferroviaria per spostare velocemente le truppe lungo la sponda sinistra del Tagliamento (in caso di una molto prevedibile guerra con l’Austria per l’irredenzione dei territori giuliano–dalmati).
In seguito all’alluvione del 1966 che la danneggiò solo lievemente, l’esercizio ferroviario venne dapprima sospeso, quindi riattivato poco dopo, ma infine beffardamente “sospeso temporaneamente” (ma invece definitivamente) nel 1967. La chiusura ufficiale definitiva avvenne nel 1987, dopo che nel 1978 era cessata l’effettuazione dell’ultimo servizio merci in regime di raccordo che veniva svolto da questa ferrovia per l’inoltro di carri nella stazione di Motta di Livenza da San Vito al Tagliamento. La linea pur essendo ancora per lo più armata è oggetto di valutazioni per la sua riqualificazione come pista ciclabile. Una tratta ricadente nel territorio del comune di Annone Veneto è già stata trasformata in pista ciclabile nel 2007.
Apertura
- San Vito al Tagliamento – Motta di Livenza: 30 Giugno 1913
Chiusura
- San Vito al Tagliamento – Motta di Livenza (Passeggeri): 1967
- San Vito al Tagliamento – Motta di Livenza (Merci): 1978
Teglio Veneto–Udine
La ferrovia Teglio Veneto–Bertiolo–Udine era una linea ferroviaria costruita in parte (per quanto attiene alla sola sede), ma mai completata.
Le stazioni che avrebbero dovuto far parte della linea sarebbero state: Teglio Veneto, Morsano al Tagliamento, Varmo–Rivignano, Bertiolo, Udine.
La linea venne progettata dopo la prima guerra mondiale allo scopo di favorire le comunicazioni tra Portogruaro e il Friuli. La linea era ritenuta essenziale dallo Stato Maggiore dell’esercito in caso di guerra sul fronte orientale. La ferrovia fu effettivamente costruita da Teglio Veneto a Bertiolo e da qui fino a Sclaunicco presso Campoformido, mentre oltre questa località rimasero solo molti espropri.
I lavori di costruzione, iniziati negli anni ’20 del secolo scorso, furono sospesi in seguito alla crisi economica dell’inizio degli anni ’30. Ripresi nel secondo dopoguerra con il rinnovato scopo di costruire una direttissima a doppio binario tra Udine e Portogruaro che avrebbe accorciato la distanza tra Venezia e il capoluogo friulano (con raddoppio anche del tratto Portogruaro–Teglio Veneto), vennero definitivamente sospesi intorno agli anni sessanta poco dopo la conclusione del grande ponte sul Tagliamento presso Madrisio di Varmo.